Quest’anno per colpa della pandemia che ha colpito tutto il mondo non ci sono state molte gare ed è per questo che è stata una stagione a metà. Dopo i primi risultati incoraggianti ottenuti a febbraio e a marzo nelle prime competizioni in cui ero riuscito a partecipare, prima del Covid, sembrava un anno promettente.
Ero riuscito a fare un ottimo secondo posto nella prima gara di MTB vicino a casa il Xallenge David Duaigües, poi un 13° posto in una gara su strada, la 10a Cursa social Baix Penedès, una gara ad alto livello, oltre i 42 km/h di velocità media. Ma poi sappiamo tutti cosa ci è caduto addosso.
Durante i mesi di stop, mi sono riuscito a mantenere più o meno in forma, sui rulli in casa, facendo esercizi di potenziamento per le gambe, su e giù per le scale del mio edificio, etc. Ma probabilmente non è bastato, o comunque c’è chi va più forte.
Ho finalmente ritrovato il ritmo gara in Italia, ad agosto, vicino a Bolzano a Collepietra. Approfittando le due settimane di vacanze per visitare la famiglia, sono riuscito ad iscrivermi ad una gara di XC, il TROFEO CARDANO. Questa tipologia di gare esplosive, non è di certo la mia specialità preferita adesso, infatti era parecchio tempo che non ci provavo e il percorso era durissimo, anche grazie al fango. Comunque sono riuscito ad ottenere un discreto risultato al 22° posto.
Poi, tornato a Lleida sono riuscito ad iscrivermi anche ad altre tre gare su strada, ma che nonostante delle buone sensazioni non sono finite come mi aspettavo. Qui ci si è messa ad infastidire un po’ anche la sfortuna. A Olot, durante la 5° Volta alla Garrotxa, mi si è spezzato di netto il cavo del cambio posteriore e quindi ho dovuto concludere anzitempo la gara.
Al Campionato d’Aragon mi sono mancate le forze per poter arrivare fino alla fine. All’ultimo giro, ho abbandonato la gara. Una gara molto dura, con un sacco di vento ed un ritmo altissimo imposto fin dai primi kilometri anche da delle squadre che ora stanno partecipando alla Vuelta a España.
Lo stesso è successo alla mitica gara vicino a casa, a Torregrossa, la Gran classica Modest Capell, una prova organizzata in memoria di un ciclista del posto tragicamente morto in allenamento un anno fa. Purtroppo anche in questa prova, dove avrei voluto ottenere un buon risultato, non sono riuscito ad arrivare fino alla meta. Dopo una fuga al primo giro dove mi sentivo molto bene completato ad oltre 45 km/h mi sono fermato all’ultimo giro senza poter finire. Il forte vento e l’esaurimento delle energie, mi hanno obbligato a concludere la gara prima del previsto.
Tutto sommato questa stagione a metà, il mio terzo anno di ritorno alle gare, mi sono divertito abbastanza portando i colori del team CC Fraga – Agrostock un po’ in giro per le strade del sud Europa.