Passo Costalunga – Passo Lavazè – Alpe di Pampeago
83,5 km, 2452 metri di dislivello, con la mitica Alpe di Pampeago.
Seconda tappa messa in archivio. Dopo il temporale della notte, la mattina si presenta bella fresca. Mi sveglio con calma verso le 7:45, una buona colazione come sempre, e sono pronto per pedalare.
La partenza è subito in salita, il Passo Costalunga (Karerpass) per i primi 4 km ha una pendenza media del 7 %, ma per un km ci sono delle rampe al 13%.
Dopo per fortuna viene subito una lunga discesa fino al bivio per il Passo Lavazè, passando per il Lago Carrezza, che è uno spettacolo da immortalare. Il Passo Lavazè , è molto duro, non me lo aspettavo per nulla, e mi prende un po’ impreparato. Metto giù comunque un buon ritmo e, verso la fine della parte dura, riesco a raggiungere a fatica due ciclisti che avevo davanti.
Uno si attacca a ruota nel tratto meno impegnativo e me lo porto fino quasi in cima. Cede proprio nel pezzo più duro dell’ultimo km e così posso arrivare anche oggi soddisfatto.
Quindi breve tratto in discesa ed è la volta dell’Alpe di Pampeago. Mitica salita che per 7 lunghi km non scende mai del 10/12 % una mazzata, che mi lascia completamente vuoto di energie. Cerco di mangiare e bere liquidi, e resisto alle percentuali proibitive che si mi presentano durante i 43 minuti della mia scalata. Il premio è grande, in cima ai quasi 2000 metri il paesaggio è unico.
Sono contento di essere arrivato anche qui su, uno degli arrivi mitici del Giro d’Italia, dove Pantani vinse nel 1999.