Stage 4 – TDM 2018

Passo Fedaia – Colla Santa Lucía – Passo Giau – Passo Falzarego – Passo Campolongo – Passo Pordoi

115 km, 3.680 metri di dislivello.

Oggi avevo dei dubbi sul primo passo di giornata, il Passo Fedaia, che inizia subito da Canazei. Sarà  stato il freddo e l’umidità, qui infatti sta piovendo quasi ogni notte e stamane c’erano 10 gradi. O sarà stato che due giorni fa mi sono distrutto su una tappa simile? Sta di fatto che finché i primi raggi di sole non mi hanno scaldato per bene, complici anche i 40 minuti che ho impiegato ad arrivare in cima al Lago di Fedaia, non mi sono sbloccato.

Poi di colpo ci ho visto chiaro, grazie anche al meraviglioso paesaggio della Marmolada, ho dispiegato le ali per la discesa e ho planato dolcemente lungo gli oltre 20 km di discesa fino a Caprile. Be quasi dolcemente le pendenze di oltre il 10%, mi hanno spinto facilmente a toccare i 90 km/h.

Arrivato a Caprile ho scalato prima il Colle di Santa Lucia, una sorta di antipasto per poi scalare il Passo Giau, il passo più duro di giornata, 10 km ad una media del 9%, che ho affrontato in 51 minuti. Un passo di montagna di 2.236 metri s.l.m. che ha dei paesaggi indescrivibili. Bisogna arrivarci per goderseli in pace, anche se pedalando non sempre si ha tempo per guardarsi intorno, e ad agosto da queste parti è tutto molto intasato dal turismo di ogni tipo.

La discesa dall passo verso Pocol è stupenda, con dei tornati e curve consecutive che bisogna conoscere per disegnare alla perfezione. La prossima volta, se mi chiudono la strada faccio il record!

Finita la discesa inizia subito il Passo Falzarego che da questo versante sale molto dolce, con una pendenza media molto dolce del 5%. Arrivato in cima mi fermo un po’ per mangiare il panino che mi ero portato dietro, oltre a varie barrette, e bere una bibita. Il Passo Valparola e vicinissimo, solo 1 km, però  all’8%. Poi è discesa fino al bivio di La Villa, dove si gira a sinistra in direzione Corvara.

Qui cominciano le ultime due fatiche di giornata,  il Passo Campolongo e il Passo Pordoi, che già conosco grazie al primo stage, e di cui riesco a migliorare il tempo di scalata di oltre 5 minuti per il Campolongo (ma il primo giorno mi ero fermato a fare fotografie), mentre sul Pordoi di ben 52 secondi.

Mi fermo un attimo a riposare e poi tutto esaltato mi lancio in discesa per registrare il 27° miglior tempo assoluto a soli  21 secondi dal mitico Vincenzo Nibali.

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